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Armonia jazz Storia del jazz

Riccardo Brazzale

Riccardo Brazzale è attivo nel campo della musica e dello spettacolo come organizzatore, didatta, studioso e soprattutto come musicista di jazz. Per il Comune di Vicenza è stato a lungo responsabile della programmazione musicale e in generale dei progetti speciali per il

teatroolimpico.vicenza.it/; dal 1996 è direttore artistico del festival vicenzajazz.org/.

Come musicista, nell’89 ha fondato la Lydian Sound Orchestra, con cui hanno suonato i migliori musicisti italiani e ospiti internazionali di assoluto rilievo; da allora la dirige con concerti in tutta Italia e in Europa, decine di cd e varie registrazioni per Rai Radio Tre (più volte in diretta, anche dalla Cappella Palatina del Quirinale). Il Top Jazz della rivista “Musica Jazz” ha votato la Lydian nel 2016, nel 2018 e nel 2019 come gruppo italiano dell’anno. 

Brazzale, che nel 2008 era stato compositore-arrangiatore dell’anno per il “Top Jazz” e nel 2022 ha ricevuto un premio alla carriera, è invitato anche come direttore ospite da altre orchestre (come la Civica Jazz Orchestra di Milano che ha diretto al Piccolo Teatro e agli Arcimboldi).

Già direttore dell’Istituto Musicale Veneto Città di Thiene, dopo aver tenuto vari corsi ai conservatori di Vicenza e Castelfranco Veneto, dal 2022 è titolare della cattedra di Storia del Jazz allo Steffani di Castelfranco, dove insegna anche arrangiamento jazz e storia del ‘900.

Come studioso scrive da anni su riviste e siti web di settore, sia di classica che di jazz. Ha curato le edizioni italiane del volume “Natura morta con custodia di sax” di Geoff Dyer e dell’enciclopedico “Jazz” di John Fordham. Per Nuovi Equilibri di Roma, ha firmato a quattro mani con Franco Fayenz, “Lennie Tristano. Il profeta incompreso” e con Luigi Onori e Maurizio Franco “La Storia del Jazz” (Hoepli Editore, 2020). Nel 2010 aveva curato il catalogo della mostra “La distruzione della quadratura” sulla musica futurista (Vicenza, Basilica Palladiana); è inoltre autore di un curioso diario americano, “Xè pi isy draivare’l caro”.